Ikos + Baisers cachés
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*PROGRAMMA DI VENERDÌ 11 APRILE 2025:*
*Film LGBT: "Ikos"*
*regista: Giuseppe Sciarra (sarà presente in collegamento)GENERE:
DrammaticoANNO: 2021NAZI...
Filippo Tommaso Marinetti
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Cura della pronuncia, del tono, del ritmo...l'importanza dell'onomatopea e
la terapia del nonsense: prendere tutto ciò che c'è e gettarlo alla cieca
così c...
Anche il settimo film è arrivato 1 parte!!
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RAGAZZIIIII!! ANCHE IL SETTIMO FILM è ARRIVATO...TRANQUILLI SOLO LA PRIMA
PARTEEEE!!!
Per chi ancora non lo avesse visto questo è il trailer:
divertite...
Antologia di scritti 19** / 20**
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Antologia di scritti 19** / 20**
- Requiem per una comunicazione mediata dalla macchina
- Se l'arte è lunga
- I TAG dell'html sono enunciati perf...
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Siamo rimasti stupiti nel vederlo in un ruolo così oscuro. Lui che di
solito è sempre sorridente, un po' impacciato, ma molto sicuro, ha vestito
i panni p...
COCORICO...LA PIRAMIDE CHE HA FATTO STORIA
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Una struttura a piramide, che segue l'idea dell'ascensione mistica e pareti
trasparenti, che richiamano una visione d'infinito. Il Cocoricò è e non è
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Untitled...
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Pare che abbiamo raggiunto il bordo, il luogo in cui lo stato comatoso e
gli stimoli collidono. Quaran'anni fa l'UOMO proclamò che l'era del volgare
era so...
Recensioni
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*Blog positivo:**http://comunicartefscc.blogspot.com/*
*E' il blog di Debora...che mi ha veramente lasciata a bocca aperta!*
*Nei vari post il tema da lei sc...
Brandon il figlio d'arte (TRIBUTO A BRUCE LEE)
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Brandon Lee è un figlio d’arte. Questo post è dedicato a suo padre il noto
attore Bruce Lee, soprannominato “il piccolo drago”, che fu un celebre
maestro ...
-CAPITOLO 7- Vasco & Liga: parentesi politica
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Di fronte alla parentesi politica i due rocker italiani non abbandonano di
certo la loro linea; ed ecco che avremo un Ligabue che tramite l' uso di
metafor...
la mia presentazione
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fustigati davanti la macchinetta del ca...
Una foto 1000 interpretazioni
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*La FOTOGRAFIA e' un valido sistema di COMUNICAZIONE.Le immagini sono parte
integrante della nostra quotidianità e non c'e' pubblicita' che non affidi
a...
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*La saga di libri di Harry Potter non è solo un esempio di letteratura per
ragazzi, è anche sinonimo di crescita e cambiamento. Un cambiamento che si
attua...
Luciano Ligabue torna a incantare l’Arena di Verona. Lo farà dal 24 settembre 2009 con una serie di concerti che segna il suo ritorno sulle scene live (prevendite aperte da lunedì 11 maggio) 24 - 09 - 2009 26 - 09 - 2009 27 - 09 - 2009 29 - 09 - 2009 30 - 09 - 2009 02 - 10 - 2009
biglietti dei concerti saranno in vendita su (clicca sull' immagine per accedere al sito)
Musicaesolidarietàsono due parole che si incrociano e spesso vanno pure d’accordo, raccogliendo anche fondi da capogiro. La tragedia delterremoto in Abruzzoha scosso l’anima di molti musicisti: daVasco che ha donato 100 mila eurodal palco del concertone del 1° Maggio alle decine di eventi musicali che si moltiplicano lungo lo stivale italiano, fino al singolo pubblicato daJovanotti & C0 (Liga compreso), con l' intero ricavo devoluto alla popolazione abruzzese. Persino quando c’è di mezzo la beneficenza può scattare “la competizione” e quel timido orgoglio che smuove punte di campanilismo.
Lasciate nei commenti qualche frase dei due artisti che racchiude in se la vostra vita, che vi rappresenta di più quindi, o che non vi stanchereste mai e poi mai di sentire...tutte le frasi verranno successivamente pubblicate in un nuovo post...
A volte le parole non bastano per spiegare come i Re del Rock made in Italy riescano sempre e comunque a riempire uno stadio, un palazzetto, un teatro, un club, o un intera area geografica che sia. Prima di lasciare la parola alle immagini ed ai video delle loro performance non posso fare a meno di dare i numeri :-)
Droga e rock, Vasco contro Ligabue: "Sulla morte del mio amico chitarrista c' è chi fa appelli moralizzatori". La replica: frainteso e amareggiato Droga e rock. Il binomio maledetto, tanto di moda negli anni Settanta, fa discutere ancora il mondo della musica.Vasco Rossi in un drammatico messaggio attacca chi "ha scelto di speculare" sulla morte del suo chitarrista Massimo Riva.
E le sue parole sono accompagnate da una lettera del suo staff critico per Ligabue che aveva stigmatizzato l' uso di stupefacenti nel mondo dello spettacolo.Massimo Riva, 36 anni, era stato trovato morto nel suo appartamento in centro a Bologna: in casauna siringa e un cucchiaio con tracce di droga. "Crisi respiratoria, seguita a una iniezione di eroina", così recita il referto di constatazione del decesso, diffuso ieri dalle autorità sanitarie, che ha reso inutile l' autopsia.
"Negli anni Settanta non avevamo molte informazioni - aveva detto Ligabue presentando allo Iulm di Milano il libro sulla sceneggiatura del suofilm"Radiofreccia", che parla proprio di droga e musica -. Il pensiero comune era che si potesse smettere quando si voleva. Per i musicisti rock c' è ancora oggi l' alibi dello scotto da pagare per fare musica. Perciò secondo il galateo della perfetta rockstar,io che non mi drogo sarei fuori target".
Ma queste parole, pronunciate a poche ore dalla morte di Riva, non sono piaciute. "E' morto un amico e invece del silenzio... c' e' chi, per accrescere la propria credibilità , ha scelto di "speculare" lanciando anzitempo inutili messaggi moralizzatori": si sfoga Vasco.
E lo staff della rockstar precisa: "Un amico, un bene prezioso, se ne va senza disturbare nessuno. Questo addio silenzioso non preserva noi dal solito e banale chiacchiericcio moralista sui rischi della droga e bla bla bla...". E ancora: " Questa volta, però , non limitiamoci a scuotere la testa e a dirci fra amici che sono le regole del gioco, che il rock e' maledetto e non conta più le sue vittime (e che Dio benedica Ligabue). Alziamo la testa e diciamo con forza che chiediamo rispetto per la verita' e per la persona".Ligabue si rifiuta di commentare, ma fa sapere tramite il suo manager di sentirsi amareggiato per essere stato frainteso.
Le scuse di Liga...
LA LETTERA:
Vasco ti chiedo scusa, ma sulla droga hai sbagliato bersaglio, Chiedo scusa a Vasco Rossi e a chi sta vivendo il lutto per la scomparsa di Massimo Riva: non sono stato sufficientemente "scafato" da immaginare che qualcuno potesse speculare sulla morte di un musicista, imbastendo polemiche di bassa lega.
Io non ho mai espresso giudizi morali sull' uso di droghe, nè mi sento di fare valutazioni su ciò che è giusto e ciò che non lo è, come si poteva invece dedurre da un' intervista pubblicata su un altro quotidiano che mi attribuiva frasi da me mai pronunciate. Quello che serve invece è , secondo me, che ognuno abbia corrette informazioni per poter fare liberamente le sue scelte. Mi soffermo su questa parte perche' vorrei fosse chiaro:non sono pro o contro la droga. Sono contro la cattiva informazione che se ne fa. Sono amareggiato dal fatto che Vasco, che pure ha una certa esperienza su certe speculazioni, abbia creduto che fossi in malafede. Voglio pensare che tutto dipenda dal carico emotivo che si porta dietro questa tragedia e dalla impossibilità di viverla in silenzio. A farne le spese, però , è proprio chi merita di riposare in pace. E per questo sono mortificato. Luciano Ligabue
L. Ligabue accetta la realtà, anche se non gli piace («il mondo ha sempre ragione»), e cerca il modo meno disagevole di viverci dentro. Le brutture le vede, certo, e non si fa scrupolo a metterle in scena («professori mediocri», «sissignori» e «festival del dolore» sul teleschermo), ma è oggi più urgente salvarsi, dimenticare gli investimenti a lungo termine e mettere in gioco corpo e anima, attimo dopo attimo, e sensualità del vivere, ignari del passato e scettici sul futuro.
Non resta che essere sempre lì nel gioco, lì nel mezzo, finché ce la fai. Anche l´amore, non ha molto tempo a disposizione, è bene goderlo finché si può, e dura fin quando resta addosso l´odore del sesso.
Una vita da vagabondo, da rapinatore d´emozioni è, per Ligabue, l´unica possibile. Perchédove si fermano i treni un pezzo di vita scende e se ne va.
Si perde e si vince secondo come e dove gira il vento. I calendari e le sveglie si possono anche buttare nel secchio delle immondizie.
E ci sono momenti, per un uomo, che una birra vale più di una cotta. Ovunque ti trovi c´è sempre da spremere qualcosa, e alla peggio si gode il dolce senso della solitudine, lo spleen. Per questo non vale la pena cercare la stravaganza, lasciarsi assordare e abbagliare dalle vetrine delle grandi città. La vita è ormai racchiusa tutta nel nostro corpo solitario.
Vivere senza chiedere nulla a nessuno è, per il Liga, quasi un mestiere. Quando non ci sono domande, non ci sono bugie, e lui preferisce le parole che non dicono niente, ma raccontano un cuore che batte, un fuoco che brucia dentro il corpo, una bellezza che si mette in mostra. La rosa non ha un perché, ha detto Sibelius. Il Liga rispettala regola che lo vuole piegato sulla chitarra, con i fari addosso e i suoi struggenti accordi a tutto volume. Canta con compassata o allegra amarezza, come sotto una tempesta d´acqua che lo schiaffeggia. Ma continua a imperversare sulle corde e a chiedere amore con malcelata dignità, perché solo se piove il cielo torna azzurro.
La filosofia del "Vado al massimo"
Nonostante le etichette nessuno sembra in grado di spiegare le ragioni del super successo di Vasco. Ma sì, le sue formule, azzeccate: «vado al massimo», «voglio una vita come Steve McQueen», e via di seguito,ci troveremo tutti al Roxy Bar, «coca-cola sì, coca casa e chiesa». Lui è lo sballato, quello che urlava del fegato spappolato e che voleva bruciare l' asilo, se la prendeva con il «negro» che gli aveva soffiato la conquista («la troia!») in discoteca, ma è anche il poetastro con la lacrima sul ciglio, che specula trasalendo su sentimentali immagini femminili, vedi una delle canzoni più amate, Sally, con la nostalgia per quando «la vita era più facile, e si potevano mangiare anche le fragole». Ecco, Vasco è così popolare perché non è un personaggio, è una persona che richiama irresistibilmente l' Italia profonda, la provincia,la normalità. Proprio così, la normalità. Lui, l' emblema stesso della trasgressione, dello sballo, delle notti smarrite, quello che è stato in galera per il mezzo chilo di cocaina, il lupo mannaro che luma le pupe giovani sotto le luci stroboscopiche, in realtà riassume nel suo modo di essere la regolarità convenzionale delle vite di tutti.
Sulle pagine del suo sito ufficiale, il Blasco si diverte a regalarci delle citazioni. Citazioni che esprimono la sua filosofia di vita, che noi tutti desideriamo imparare e... chissà magari imparare a fare nostra. “La Cattiveria è come la febbre: tutti se ne vogliono sbarazzare, vogliono tornare a essere normali. Ma gli artisti devono convivere con la loro febbre, qualunque ne sia la natura, buona o cattiva. É la febbre che fa di loro degli artisti; la febbre va alimentata. É per questo che gli artisti non possono mai essere presenti nel mondo con tutto se stessi: un occhio deve essere sempre rivolto dentro di loro. Quanto alle donne che fioccano intorno agli artisti, non ci si può mai fidare completamente di loro. Giacchè, come lo spirito dell'artista è sia fiamma che febbre, cosìla donna che desidera farsi lambire da lingue di fuoco farà, al tempo stesso, qualsiasi cosa per domare quella febbre e riportare l'artista con i piedi per terra. Quindi bisogna resistere alle donne anche quando le si ama. Non bisogna permettere che si avvicinino troppo alla fiamma, se non si vuole che la estinguano."
L'energia del rock di Luciano e la magia dell'orchestra nel nuovo album del Liga, testimonianza live delle splendide "Sette Notti In Arena" a Verona! Concerto integrale (23 brani) e contenuti extra nel dvd; nel cd le canzoni con l'orchestra.(04 Giu 2009)
La carta d'identità digitale della vita telematica di Daniele Demaio
1998: il mio primo computer: pentium 3, 433 Mhz; 4,3 Gb, 64 mb di RAM; per la serie: oltre il solitario, word e paint non potevi andare; indimenticabile fifa 98
1999: inizio un corso privato di computer, che non è servito a molto, in quanto ho imparato di più da autodidatta
2000: si cambia pc e si passa al pentium 4; 3,2 Ghz; 14 Gb; 128 mb di RAM; si comincia a ragionare, ma soprattutto a navigare sul web, anche se con la vecchia 56 K (prime ricerche, download di immagini e wallpaper);
2002: inizio a usare in modo avanzato programmi come power point e word per sviluppare la tesina per l’ esame di terza media
2002: passo dalla play station one alla play station 2, ed con questa console che gioco ancora
2003: linea ISDN per collegarmi ad internet e Kazaa, primo software per il download di file, musica in particolare
2003: con l’ entrata al liceo inizio i corsi per il conseguimento della patende ECDL (patentino europeo del computer), imparando ad usare programmi più complicati, quali excel e out look
2003: sempre nello stesso anno mi registro sul sito ebay.com ed inizio ad acquistare: il mio primo acquisto un paio di scarpe. Non passa molto tempo e riesco anche a vendere qualche oggetto.
2003: una delle rivoluzioni della mia vita telematica: MSN, il primo social network, e la prima chat
2003: tramite MSN do vita al mio primo blog, con funzioni di diario di bordo
2004: mi iscrivo a Edreems.com, sito che propone offerte sui viaggi aerei, per organizzare una viaggio economico
2004: compro biglietti per un concerto tramite Ticketone.com
2005: è arrivata l’ ADSL , si inizia a scaricare file più grandi rispetto a file musicali del 2003
2006: facebook
2007: arriva il portatile dopo la maturità
2007: conosco i torrent, con relativo Bittorrent
2009: grazie al corso di informatica del prof De Pietro imparo a sviluppare un database e a lavorare su piattaforme di e-learning
2009: realizzo un blog usando gli strumenti forniti da google, blogspot, e tramite le lezioni di ambienti digitali con il prof. Converso imparo ad utilizzare adsense per guadagnare su internet tramite annunci pubblicitari.